08 May 2007

Flashback. SULLE STRADE D'EUROPA. Tre brevi storie.

La viabilità in Italia è davvero ad un punto critico. La rete autostradale è superata, le ristrutturazioni sono lente e farraginose, fino a concretizzare una complessiva inadeguatezza. Una struttura spesso al collasso, appesantita dal trasporto merci che avviene troppo su gomma e troppo poco sull'acqua e sui binari.

Ma anche nell'inefficacia generale esiste un gap tra i versanti occidentale ed orientale della penisola italiana. Prendo un caso eclatante, già da me in parte affrontato negli scorsi mesi: la Calabria.

In questa regione la situazione dei trasporti è davvero penosa ma, l'esperienza personale ed il racconto degli amici mi hanno fatto capire che anche nella drammaticità della situazione il versante ionico sta peggio di quello tirrenico.

Navigando sulla rete ho trovato tre filmati molto interessanti. Il primo riguarda la autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Un' autostrada che certamente non è degna di in Paese del G8. Potrete notare agevolmente i rattoppi del manto stradale, la larghezza della carreggiata molto limitata e l'assenza della corsia di emergenza. Una situazione non proprio onorevole, visto che la A3 è parte dell'itinerario europeo E45. Buona visione.



Il secondo video è relativo alla strada statale 106 "Jonica". Guardate la clip....ogni mio commento è superfluo.



Cosa dire? Perchè succede questo? Perchè il nostro Paese sta tornando al medioevo? Le scuse non ci sono. Guardate cosa hanno costruito in pochissimi anni in un Paese un tempo considerato povero. Il prossimo filmato è ambientato su un'autostrada ungherese. Buon divertimento.


La situazione nazionale la posso riassumere, brevemente, così:
  1. il versante orientale è penalizzato rispetto a quello tirrenico;
  2. il sistema Italia, un tempo arretrato rispetto ai Paesi dell'Europa occidentale, sta diventando tale anche nei confronti di quelli dell'Europa orientale, la cui classe dirigente sta lavorando benissimo.
Nelle nuove repubbliche dell'est-Europa stanno lavorando alacremente, le infrastrutture vengono fatte bene ed in pochissimi anni (il comunismo è caduto nel 1989). Da noi invece delle stradacce tipo la A3 se ne parla da quando ero bambino senza che venga trovata una situazione coraggiosa e rapida (della s.s.106 non si occupa nemmeno la stampa). Noi ci siamo cullati troppo ed abbiamo mandato ai governi locali ad a quello nazionale gente che ci sta mandando in un baratro. Le infrastrutture sono il "sistema circolatorio" di un Paese moderno. Ed il nostro ha le arterie devastate!!!

12 comments:

Nefesh - anima animale said...

Ciao sono Nefesh del blog di Montesilvano. Ho inserito il tuo blog nel mio.
Vai a vedere.
Complimenti per il tuo blog.
Nefesh

piesal said...

Grazie Nefesh e complimenti per il tuo blog...continua così. Ti linko con piacere anch'io.

Anonymous said...

ciao... io sono di Nocera Terinese, un paese che sta all'uscita sull'A3 di Falerna che sta Tra Lamezia e San Mango, cioè nel tratto del filmato... ti volevo dire che il filmato è vecchio perchè in molti punti di quel tratto ora c'è la corsia d'emergenza e in altri la stanno realizzando (seppur con lavori che proseguono da anni).. quindi se vuoi parlare della A3 (che non nego faccia schifo) aggiornati e inserisci un filmato recente...

Anonymous said...

Beh ... conosco bene le strade di cui parli ... sono da terzo mondo, altro che medioevo !!!
Ma senza bisogno di andare in Ungheria ... basta percorrere la Venezia-Milano per accorgersi della differenza abissale.
Dovresti venire a fare due passi in Sicilia ... non troverai molta differenza con la Salerno-Reggio

Ciao
Miky

piesal said...

x l'anonimo di Nocera Terinese. Ti ringrazio per l'informazione ed il contributo, ma penso che un Paese civile non si dovrebbe limitare a rifare le autostrade a pezzi così come hai descritto. Il parallelismo che spesso uso fare, non con la Germania e la Francia, ma con la gestione infrastrutturale dei Paesi ex-comunisti è finalizzata all'idea che le cose debbano e possano cambiare radicalmente. Per la costruzione dell'autostrada Fiume-Spalato, in Croazia (4 milioni e mezzo di abitanti, indipendente dal 1991), hanno impiegato meno di 5 anni (se si escludono pochi chilometri realizzati prima della guerra) dovendo operare anche su suolo minato, nell'entroterra dalmata e nella Lika. Nel caso specifico Calabrese, ma italiano in generale, la soluzione si protrae invece nei decenni. Il mio orgoglio di italiano mi porta ad ammirare questi piccoli Stati che stanno lavorando così bene e, nello stesso tempo, a chiedermi perchè nella mia Italia, appartenente al G8, ci debbano volere tempi biblici. Il mio video (che ho trovato sulla rete) non era aggiornato nel contesto geografico esatto, ma lo era nella visione strategica generale italiana rimasta agli anni '50 ed anche nello specifico, dicendomi tu stesso che la situazione sulla A3 non è complessivamente bella. Anche se migliore rispetto al vostro versante ionico...Grazie comunque del tuo contributo, che concorre a precisare lo stato esatto delle cose.

piesal said...

x Miky. Come ho detto anche all'amico anonimo ho fatto il parallelismo con l'Ungheria come provocazione, in quanto quel Paese sta dimostrando di saper uscire dai problemi in maniera molto energica, mentre in Italia non riusciamo neanche a mantenere in esercizio quello che abbiamo realizzato negli anni '60. Certamente nel nord-Italia le cose vanno meglio rispetto al sud...ma anche la Venezia -Milano, benchè migliore della A3, è da ritenersi inadeguata al volume di traffico dell'area. Se poi consideriamo che da quelle parti esistono la tangenziale di Mestre (detta anche via crucis) e la statale Romea (la strada dei crocefissi) vediamo che anche nelle provincie + ricche del nostro Paese le cose non vadano proprio al meglio...
In quanto alla Sicilia spero di avere presto il piacere di visitarla per bene!!!
Grazie del contributo ed a presto.

Anonymous said...

articolo molto interessante, soprattutto perché corredato da video dimostrativi.

per fortuna che stanno procedendo i lavori sulla jonica-106... dopo decenni...

piesal said...

Sicuramente un bel segnale ma, converrai con me, insufficiente. La mia soluzione, semplicemente e semplicisticamente, sarebbe quella di interrompere i lavori di allargamento e manutenzione sulla A3, costruire una nuova autostrada ionica, successivamente chiudere la A3 e rifarla da capo a 8 corsie, così come avviene in tutto il mondo normale. E, in aggiunta, una bella scorta militare a vegliare sul regolare svolgimento dei lavori, e nella giusta scadenza temporale, con il graduato dell'esercito laureato al politecnico!!

Anonymous said...

ottimo post!!!!
giulio
http://giulio-stevanato.splinder.com

piesal said...

Grazie Giulio e benvenuto!!

(Sa)verio massari said...

Piesal,
mi associo alla tua battaglia adriatica-jonica! Diciamo che anch'io cerco disperatamente di fare avanzare un minimo la vicenda Autostrade del Mare in Adriatico! Quindi solidarizzo; non solo, sono sicuro che il futuro (ad Est) ci appartenga...dobbiamo avere pazienza e nel frattempo (però) essere molto propositivi. Ciao!

piesal said...

Grazie per la solidarietà Saverio. Purtroppo i nostri versanti sono stati considerati colonia dai borboni, periferia da Roma e dependance anche dalla cultura neoborbonica. Penso sia arrivato il momento di farci sentire di più. E di guardare più spesso oltremare, dove si stanno sviluppando con intelligenza e strategia razionale.