06 November 2006

Come la RAI tratta l' Adriatico e lo Ionio. Parte prima: partiamo dal mare.

Non è un gioco di parole. La RAI (mi chiedo perché non si chiami RTT, radio televisione tirrenica) è, tranne per la riscossione del canone annuale di abbonamento, del tutto tirrenocentrica. I telegiornali ignorano troppo spesso la cronaca delle regioni del versante orientale italiano, la fiction non riguarda mai le terre non tirreniche (a meno che non si tratti di parlare di qualcosa di drammatico, vedi foibe), i centri di produzione sono dislocati tutti nella parte ovest della penisola.

Ma per descrivere in maniera emblematica la discriminazione arrogante della quale le popolazioni della parte est del Paese sono vittime, vorrei parlare della trasmissione di Rai Uno che si occupa del mare: Linea Blu. Una trasmissione ben fatta, ma che non rispecchia, nella successione delle puntate, la geografia e gli interessi del nostro Paese.

Basta guardare con attenzione l'archivio delle puntate trasmesse per constatare che il versante Adriatico-Ionico è quasi del tutto discriminato. Alla data odierna, sfogliando l'archivio, ho trovato 28 puntate dedicate al versante Ligure-Tirrenico italiano e 6 dedicate a quello Adriatico-Ionico. Io non voglio fare dietrologie, ma volendo essere bonari, parlerei di geopolitica della dimenticanza.

Mi sembra eccessivo e sgradevole dedicare ben 4 puntate alla sola Campania e soltanto 6 a nove regioni!!!

Questo da me brevemente descritto è un breve ma evidente saggio di quanto le regioni orientali italiane siano penalizzate. Si tratta di penalizzazione culturale e promozionale con sicure ricadute economiche. Il Mare Adriatico ed il Mar Ionio hanno tantissimo da dire in fatto di natura, cultura ed enogastronomia. Ma dirlo a voce purtroppo non è efficace come dirlo in televisione. E noi possiamo usufruire della tv pubblica solo poche volte.

Perché tutto questo? La televisione non esita a raccontare storie di mucillagini e di presunti inquinamenti del nostro mare, esita però in maniera decisa a parlare delle molte perle naturalistiche del versante orientale italiano, della nostra storia e delle nostre tradizioni. E dei nostri porti turistici e commerciali, dai quali è possibile raggiungere in poche ore le mete naturalistiche dell'Istria, della Dalmazia, del Montenegro, delle isole ioniche e dell'Epiro.

Purtroppo anche molti abitanti delle nostre terre non sono informati dei tesori che si trovano nelle nostre contrade, o più spesso, soffrono di un complesso di inferiorità rispetto al Tirreno. Dobbiamo ritrovare la nostra consapevolezza e richiedere maggiore attenzione da parte dell'informazione, specie di quella pagata da tutti, anche con i nostri soldi.

NELLE FOTO: SCORCIO SULLE ISOLE TREMITI (FG), COSTA NELLA RISERVA NATURALE DI ISOLA CAPO RIZZUTO (KR), COSTA DEI TRABOCCHI NEI PRESSI DI FOSSACESIA (CH), PANORAMA DELLA CITTA' DI GRADO (GO), SPIAGGIA DI SOVERATO (CZ).